Spigolature

IL VINO UN PREZIOSO DONO DELLA NATURA CHE SAPPIAMO ESSERE LA BEVANDA PIU’ SANA.

L’ origine della coltura della vite si perde nella notte dei tempi. Già i nostri antenati ritenevano il pregiato nettare ricavato dalla fermentazione dell’acino d’uva, fosse un misterioso dono degli dei. Ancor oggi il vino è materia di rigorosi e non definitivi studi riconoscendogli la capacità di sortire sul metabolismo del corpo umano degli effetti sorprendentemente positivi se non indispensabili al fine di una corretta alimentazione.

Niente di miracoloso ma comunque salutare nelle donne in menopausa alle quali se ne consiglia un regolare quanto misurato consumo. Similmente, negli uomini, concorre a prevenire l’insorgenza dell’ictus che, statistiche alla mano, sembra essere più diffuso tra gli astemi.

Non si vuole con questo convincere o cercare di far proseliti ma di riconoscere che non è causale la sua grande diffusione se è stato oggetto di studi di eminenti scienziati come Louis Pasteur che ha assegnato al vino il primato di essere “la bevanda più sana del pianeta”.

Il vino ha poi sempre goduto di particolare stima nella categoria degli artisti: poeti, filosofi, scrittori, pittori, scultori etc. Ognuno dei quali, ispirati o attirati dalla complessità di una sì misteriosa essenza, hanno dato vita a centinaia di aforismi e detti di indubbia bellezza espressiva e di sapiente verità.

Di seguito alcuni fra i tanti che a mio giudizio interpretano e descrivono meglio il profondo legame tra l’uomo e la natura che lo circonda.

Alla base del progetto della “Cantine Galavera “ del Comune di Usini, sta la ricerca della QUALITA’. Un compito delicato di primaria importanza da assolvere con la massima professionalità per non deludere le aspettative di ciascuno del diritto alla salute.

Molteplici i fattori indispensabili che concorrono al conseguimento dell’eccellenza:

1) Oggi sappiamo che la vite predilige, al fine di produrre uva da vino, un terreno piuttosto che un altro. Indispensabili sono quindi le condizioni climatiche favorevoli e un territorio preservato dall’inquinamento quale la Sardegna. Usini, grazie a un habitat ideale, permette la coltivazione intensa della vite ed in particolare dell’uva CAGNULARI. Recenti studi scientifici hanno riconosciuto essere le bucce di questa varietà degli insuperabili accumulatori di energia solare.

Il vino che ne deriva si distingue e lo si apprezza per la ricchezza dei suoi profumi e per il sapore avvolgente e ricco in componenti fenoliche come il resveratrolo accreditato di un’ azione antiossidante importante.. La sua persistenza sottolinea l’unicità gustolfattiva di questo vitigno e ne sottolinea i tratti selvaggi di una varietà difficile da addomesticare. Il colore rosso rubino intenso si esalta alla luce naturale in un gioco di tonalità vive e purpuree che fanno del Vino CAGNULARI un compagno ideale e adatto per ogni occasione.

2) In primavera la natura si risveglia e genera nuova vita e nuova uva. Compito del vignaiolo è quello di interagire con l’ambiente e nel suo stretto legame con la terra, impegnarsi a plasmare la forma delle piante seguendo logiche che portino ad un equilibrio tra la pianta ed il suo ambiente di vita. Pioggia, sole e vento, sono gli ingredienti indispensabili.

Potatura, legatura, fioritura, allegagione, invaiatura, maturazione, selezione e raccolta necessitano di una serie di interventi, apparentemente semplici che implicano talento e attitudine del viticoltore, che con la sua maestria garantisce il conseguimento dei risultati desiderati, mirati all’ottenimento di una materia prima eccezionale.

3) Nella plurimillenaria storia dell’agricoltura, la produzione del vino riveste un ruolo di primaria importanza. Con la seconda rivoluzione industriale si apre una nuova epoca che favorisce stili di vita impensabili frutto di un progresso inarrestabile e sempre più veloce. Louis Pasteur, benemerito scienziato, elaborando sistemi efficaci e preventivi, utili alla gestione di quei metabolismi che portano alla stabilità microbiologica del vino, apre la strada ad una nuova figura, l’’enologo. Oggi più di ieri, la presenza di un enologo, di un bravo enologo, in una cantina del vino, diventa un percorso obbligato, irrinunciabile per tentare di mantenere un controllo sulle innumerevoli variabili che necessitano di particolari attenzioni nel corso della maturazione, della trasformazione e dell’affinamento del vino.

4) La cantina Galavera Srl, conscia di tali e gravosi adempimenti intende adoperarsi, nel rispetto della salute del consumatore, al raggiungimento di obbiettivi di eccellenza e impegnarsi con il lavoro, la passione e la professionalità, a fare impresa per il bene e per lo sviluppo della collettività.

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La vita è troppo breve per bere vini mediocri.

Johann Wolfgang von Goethe (1749 – 1832)

La felicità, come un vino pregiato, deve essere assaporata sorso a sorso.

Ludwig Feuerbach (1804-1872)

Grande è la fortuna di colui che possiede una buona bottiglia, un buon libro, un buon amico.

Molière (1622 – 1673)

Il vino non si beve soltanto, si annusa, si osserva, si gusta, si sorseggia e… se ne parla.

Edoardo VII (1841 – 1910)

L’astemio: un debole che cede alla tentazione di negarsi un piacere.

Ambrose Bierce (1842

Un pasto senza vino è come un giorno senza sole.

Anthelme Brillat-Savarin (1755 – 1826)

Per conoscere l’annata e la qualità di un vino non è necessario berne l’intero barilotto.

Oscar Wilde (1854 – 1900)

I vini, sono come gli amici. Bisogna assaggiarne molti per trovare quello buono.

(anonimo)

Si è sapienti quando si beve bene; chi non sa bere non sa nulla.

Nicolas Boileau