I vini

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Scelta del nome del vino, un momento importante che coinvolge

Se Il vino in tutti i tempi ha catalizzato intorno a sé molteplici interessi da essere considerato fonte di ispirazione per scrittori e filosofi, per noi produttori, sapendo essere materia viva che come un bambino appena nato necessita di una serie di attenzioni, diventa impegno e consuetutine la ricerca di un nome appropriato, non uno qualunque, bensì scelto per comunicare al consumatore una serie di proprietà fatto di profumi e di sapori che lo caratterizzino diverso e speciale.

Ecco perchè

1) Al Cagnulari “GALAVERA” è stato assegnato lo stesso nome della cantina, una omonomia voluta a significare l’obiettivo di produrre seguendo le intenzioni del fare e servire bene.

2) Il Vermentino porta il nome di “PROMISSA” che non vuol dire “promessa” bensì sta ad indicare un vino adatto per la messa (in lingua sarda “pro missa”), rituale domenicale in uso nella cristianità durante la quale è contemplato, da parte dell’officiante, l’assunzione del vino.

3) Il Cannonau porta il nome di “MESSADORE”. Un tributo a un mestiere, quello del mietitore, di fondamentale e vitale importanza per l’antica società agricola dei nostri padri che in Sardegna usavano, per mietere il grano, “ sa messadorza”, strumento simile alla falce.

4) Il 28 agosto 2012 è stato imbottigliato un secondo cagnulari assegnando al nuovo nascituro il nome di “FIARA” (fiamma in italiano), riscuotendo un altissimo gradimento presso gli estimatori che gli hanno attribuito notevoli pregi che, se anche diversi, sono da ritenere non inferiori a quelli del primogenito cagnulari GALAVERA.